08/01/18

GORGIA


Gorgia nacque nel 485 in Sicilia e morì a 109 anni. Fu discepolo di Empedocle ed esercitò la sua arte retorica in molte città della Grecia. Nella sua prima opera, Sul non essere o sulla natura, egli stabilì le sue tre fondamentali tesi: Nulla c'è. (se qualcosa esiste, esso sarà o l'essere o il non essere o entrambi insieme. Ma in non-essere non c'è, ma neanche l'essere c'è. Se ci fosse dovrebbe essere o eterno o generato o tutti e due. Ma se è eterno non ha alcun principio e quindi è infinito, quindi non è in alcun luogo e se non è in nessun luogo non esiste. Ma non può essere neanche generato perché dovrebbe essere nato o dall'essere o dal non essere; ma non può essere nato dall'essere perché se è essere è già; ma neanche dal non-essere perché non può generare) Se anche qualcosa c'è, non è conoscibile dall'uomo (visto che le cose pensate non sono esistenti, sarà vero anche l'inverso, cioè che l'essere non è pensato). Se anche è conoscibile, è incomunicabile agli altri (se ci fosse qualcosa e fosse pensabile, non potrebbe essere comunicata agli altri, poiché non c'è rapporto tra le parole che usiamo per parlare delle cose e le cose medesime. Gorgia dimostra queste tesi con dei paradossi e nega la pensabilità logica ed ontologica dell'essere.

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