ANASSAGORA
Anassagora di Clazomene (circa 500 a.C. – circa 430 a.C.) si trasferì dalla Ionia ad Atene, dove entrò a far parte della cerchia di Pericle e dove insegnò per circa trent’anni, introducendo la filosofia, prima di essere processato per empietà.
Anassagora è un pluralista: il suo universo è basato sulla mescolanza di elementi primari qualitativamente distinti, i "semi", tutti compresenti in misure diverse in ogni cosa, il che rende possibile il divenire nei processi di trasformazione e di assimilazione. In origine gli elementi erano disordinati, mescolati in una massa infinita e immobile, poi ordinata da un Nous, un intelletto cosmico. In Anassagora il Nous perde, dunque, il carattere dell’intuizione per divenire una sorta di principio superiore.
Il Nous di Anassagora appare a Platone come un principio troppo cieco, privo di vera causalità dell’ordine delle cose, e ad Aristotele come qualcosa di non sviluppato a dovere,un’entità di cui Anassagora si serve quando non è in grado di indicare un’altra causa.
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