21/11/17

SOLO L'ESSERE ESISTE E PUÒ ESSERE PENSATO 

Nell' interpretazione di Parmenide, il termine "essere" viene inteso in senso universale come ciò che è comune a tutti gli enti e che esiste nella pienezza assoluta e perfetta, eterna e impossibile; se una cosa esiste, non nasce né perisce, non si muove e non cambia. Grazie a Parmenide nasce l'ontologia, cioè lo studio dell'essere in quanto essere, nelle sue caratteristiche universali.
Parmenide parte dal presupposto che il mondo non possa derivare dal nulla perché ciò che deriva dal nulla è destinato a farvi ritorno. Parmenide definisce i caratteri essenziali dell'essere:
  • l'essere è ingenerato e imperituro: se nascesse dovrebbe derivare da ciò che non è ma visto che niente può derivare da ciò che non esiste, dunque l'essere non può nascere. Stessa cosa vale per la morte: l'essere non può morire.
  • l'essere è eterno: esso non ha né passato né futuro. L'essere vive in sempiterno presente; semplicemente "è".
  • l'essere è immutabile e immobile: ogni movimento indica una contaminazione tra uno stato A e uno stato B dei corpi, in cui B deve essere concepito come differente da A.
  • l'essere è finito: l'essere è una sfera, perfettamente omogenea e da ogni parte identica a se stessa.(la perfezione è data dalla finitezza).

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